Yeleen luce in Tanzania

Si chiamera' Yeleen

di Anna Dragone

Nonna Miezi volle prendere la parola per citare un brano di Krishnamurti in rispetto di tutti i credi e come augurio particolare alla coppia.

"Si deve essere luce a se stessi,
  tale luce è la legge.
 Non ne esiste altra.
 Ogni altra legge è costruita dal pensiero
 e come tale frammentaria e contraddittoria.
 Essere luce a se stessi non vuol dire
 seguire la luce altrui per quanto
 ragionevole, logica, storica e peraltro
 convincente essa sia.
 Non c'è "un come", nessun sistema, nessuna pratica.
 C'è solo il vedere che è fare.
 Dovete vedere non con gli occhi altrui.
 Questa luce, questa legge non è né vostra
 né di qualcun altro.
 C'è luce soltanto.
 Questo è Amore."

Gli sposi ringraziarono commossi e salirono entrambi sul mansueto lipizzano bianco per una tranquilla cavalcata in riva al mare, come era stato nei pensieri di Sam a Gwedore.
Si allontanarono un poco per poter meglio godere quell'irripetibile momento e scambiarsi un bacio appassionato, lontano da occhi indiscreti.
- È tutto come lo avevo sognato... per filo e per segno... tu e mia nonna avete organizzato l'evento in maniera eccellente! A proposito, pensavo... se tu sei d'accordo naturalmente... La nostra primogenita si chiamerà  Yeelen (La Luce) e sarà la luce dei nostri giorni!
- Bellissimo! Ma come fai ad essere sicuro che sarà femmina?
- Ho visto anche questo nei miei sogni... i sogni son desideri... e per ora si sono realizzati tutti!
Ritornarono verso gli ospiti che li reclamavano a gran voce, volsero un ultimo sguardo alle onde spumose che frangevano le rocce e al sole che languiva all'orizzonte, quasi a voler affidare alla natura il loro destino, fiduciosi nel domani.
Dall'alto di un'imprecisata montagna uno Sciamano sorrideva benevolo e soddisfatto, reggendo le vecchie braccia stanche sullo scettro-bastone, intonò un'antica cantilena per ringraziare le forze benigne dell'universo e unirsi alla gioia del suo discendente.
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Invisibile

di Anna Dragone

Camminava circospetta attenta a non provocare il benché minimo rumore.
- Devi diventare invisibile se vuoi ingannare il nemico e portare le pelle a casa!
Le parole del suo tutor le risuonavano ancora nelle orecchie forti e incontestabili.
Erano ormai ore che procedeva tra fronde, rami graffianti e terreno dissestato. La sua riserva d'acqua stava quasi terminando e si sentiva il fiato degli "altri" sul collo.
Una specie di uccello meccanico prese a volare poco distante dalla sua testa.
"Accidenti mi stanno alle costole!" imprecò la giovane sentendosi messa alle strette.
Tese l'arco e con la freccia in titanio fece un centro perfetto dritto, dritto nell'occhio del drone.
Prese allora a proseguire più velocemente, nel suo affanno non  riuscì ad evitare una radice  sporgente che la fece letteralmente volare giù per il dirupo. Rotolò su se stessa per alcuni metri scorticando tuta mimetica e pelle fino ad impattare con una sorta di montagnetta.
Si tirò su dolorante, un ginocchio ammaccato e una spalla sanguinante. Girando intorno all'ostacolo si avvide che  si trattava di una provvidenziale tana abbandonata.
I suoi inseguitori stavano per accerchiarla, mancavano poche ore al tramonto...
Le sarebbe effettivamente bastato sparire  fino a quel momento!
Con la poca acqua rimastale cominciò a creare un impasto di terra, erba e residui di escrementi animali. Non era di sicuro una maschera rigenerante quella che stava preparando ma spalmandosela addosso avrebbe ingannato il fiuto meccanico in dotazione agli "altri".
Valutò l'ampiezza della piccola caverna e con l'abilità di una  circense vi si incastrò dentro sul fondo.
Le ombre cominciavano ad avvolgere il bosco mentre bagliori rossastri filtravano dall'alto sul fogliame fitto
Chiusa come in un bozzolo nel suo rifugio avvertì passi felpati avvicinarsi.
- Maledizione è sparita! Ero sicuro di averla già in pugno! - Esclamò l'uomo i cui muscoli da culturista sembravano sul punto di far esplodere le cuciture della mimetica.
- L'abbiamo sottovalutata! Qui non c'è altro che la tana di qualche animale che non ci conviene innervosire... - Constatò l'altro continuando ad imbracciare il fucile virtuale a  lunga gittata Wi-Fi.
Un terzo uomo, di grado evidentemente superiore, sopraggiunse dichiarando la caccia terminata.
- E brava Yeelen... Anche questa volta te la sei cavata! -  Riconobbe il Tutor Major sorridendo sotto i baffi.
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