L'involucro
di Marco Barbaro
Attorno al grande ponte il bosco si estendeva per almeno una decina di miglia.
Di questo ricordo Jack ne era in qualche modo certo.
Così come era certo che ci doveva esser un punto in cui il letto del fiume si stringeva, e con esso, al contrario, le sue possibilità di ritorno alla vita... precedente si allargavano.
Stanco e sudato Jack sfiorò un'ultima volta la pelle del suo viso.
Gli pareva ancora così recente il momento in cui l'aveva sentita per così dire... diversa.
Impossibile! Pensò tra sé.
Posso averlo realmente vissuto? O è più probabile che abbia perso conoscenza durante il tragitto con Frankie?
E Frankie dove sarà finito? Possibile che abbiamo avuto un incidente lungo il percorso?
Ormai esausto dalle mille domande a cui non sapeva dare una risposta plausibile, Jack si inoltrò per l'ennesimo sentiero, finché scorse un piccolo torrente, dove la vegetazione attorno era rigogliosa e piuttosto incolta.
Devo farla, pensò acquattandosi dietro un arbusto. Ma tra il verde del muschio e il rosso del cappello di alcuni funghi, il suo sguardo attento a qualsiasi movimento sospetto, ricadde su una forma che sbucava appena sotto le foglie.
E questa cosa diavolo è?
Lattice?!
Jack afferrò l'oggetto guardandosi intorno circospetto.
Ciò che aveva tra le mani gli ricordava qualcosa di più spesso di un involucro, o per meglio dire più consistente.
Con due fori regolarmente distanziati proprio in alto, e al centro, quindi due più piccoli alcuni centimetri sotto e infine una specie di taglio a mezzaluna.
Ma non fu tanto questa precisione nelle incisioni ad attrarre la sua attenzione.
Jack portò via con sé l'oggetto, mentre le ombre del bosco ora sembravano ingannarlo e la breve consapevolezza che il ponte fosse vicino si alternava a lunghi momenti di sconforto.
Ebbe tutto il tempo per riflettere su ciò che quello strano artefatto gli ricordava.
Nulla di definito, avrebbe detto, se non fosse stato per via di quei pochi... peli e di quella bruciatura dove a rigor di logica ce ne dovevano esser degli altri. A ricoprire una superficie tonda, che stava comodamente sul palmo di una mano, ma che sembrava proprio adatta a coprirgli interamente il volto...
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