La Scelta
di Franky Kaone
L'aereo stava viaggiando a diecimila metri di quota sopra il deserto quando il comandante annunciò ai viaggiatori che sarebbe iniziata la discesa verso l'aeroporto di Tamanghasset, dove sarebbero atterrati fra trenta minuti. Madù stava pensando alle sei ore di viaggio nel deserto che l'aspettavano una volta uscito dall'aeroporto per raggiungere il suo villaggio natale. In effetti il suo nome completo era Mamadù Shafei Al Mokki ed era un astrofisico cosmologico, ma i colleghi dell'EASA lo chiamavano Madù, da quando era stata cosi battezzata, in suo onore, un stella binaria a raggi X, che lui aveva individuato.
Una stella binaria è in genere composta da due stelle che ruotano attorno ad un comune baricentro, e non sempre le due stelle risultano visibili ad occhio nudo dalla Terra. Dipende dalla loro luminosità e dalla loro densità.
Maggiore è la densità di una stella, maggiore è la sua forza di gravità; quindi maggiore è la forza che trattiene tutto ciò che vuole uscire dal suo campo gravitazionale: luce compresa. Perciò, a parità di luminosità e distanza dalla Terra, la luce di una stella molto densa ci giunge più fioca di quella proveniente da un'altra meno densa.
Quando la densità di una stella è talmente forte da non permettere neanche alla luce di sottrarsi alla forza di gravità, ci troviamo di fronte ad una 'stella nera', non visibile, ma identificabile dagli astronomi tramite tecniche indirette. Per questo è anche considerata una specie di Buco Nero, privo dell'orizzonte degli eventi.
Quando una stella di questo tipo ruota attorno ad ad un baricentro comune con una stella di media densità, una piccolissima quantità di gas di quest'ultima si trasferisce verso la stella nera e questo spostamento genera l'emissione di raggi X. Per questo il sistema stellare viene definito: stella binaria a raggi X; o più semplicemente: binaria X.
Madù, contrariamente ai desideri del nonno che lo voleva avvocato o economista, si era dedicato allo studio della cosmologia per dirimere un mistero che lo assillava da tempo. Nel villaggio nativo si tramandava dalla notte dei tempi una leggenda secondo la quale la nascita del genere umano era dovuta a degli Dèi provenienti dalla stella Zeta Cigny: un luogo dove risplendevano due Soli.
Come facevano i suoi antenati a sapere che Zeta Cygni fosse una stella doppia se la presenza della seconda stella era stata scoperta solo grazie al telescopio Hubble lanciato nello spazio nel 1990? Anno nel quale suo nonno, capo del villaggio, lo aveva spedito in Francia, con la madre e due sorelline, dopo che era rimasto orfano del padre morto in un incidente durante la caccia al muflone.
Il nonno aveva viaggiato e conosciuto l'Occidente, per questo voleva che suo nipote, legittimo erede alla carica di capo del villaggio, ricevesse un'adeguata istruzione.
Madù era vissuto, prima a Clermont Ferrand e poi a Parigi, dove si era laureato alla Sorbonna con il massimo dei voti. Pur non essendo mai ritornato al villaggio, i rapporti con il vecchio familiare non si erano mai interrotti.
Ora il nonno, ormai vecchio e malato, voleva che il nipote ritornasse a Mokka per rivederlo. Madù immaginava bene la vera ragione di questa chiamata e la cosa non lo entusiasmava per niente, ma non poteva negare a quel vecchio, grazie al quale era potuto diventare uno stimato cosmologo, un ultimo abbraccio. Lui non aveva nessuna intenzione di lasciare il suo lavoro, pensava che in qualche modo sarebbe riuscito a convincere il vecchio a designare, quale successore nella carica di capo villaggio, il marito di sua sorella Adila. Adila infatti era rimasta in Francia solo cinque anni, poi era rientrata a Mokka dove aveva sposato il figlio di un agiato mercante. Anche Nadir, questo era il nome di suo cognato, si era formato in occidente; si era laureato all'Università per Stranieri di Perugia, e probabilmente non avrebbe disdegnato quella carica.
Madù giunse al villaggio che era ormai sera, e rimase imbarazzato dall'accoglienza calorosa che gli era stata preparata. Era stato allestito un regale banchetto al quale erano state invitate tutte le autorità e le famiglie più importanti del villaggio. L'impaccio cresceva a mano che i presenti si presentavano a lui per porgere i loro rispettosi saluti; sembrava proprio il preludio di un solenne annuncio quale poteva essere l'investitura ufficiale dell'uomo designato alla futura successione nella carica di capo del villaggio.
Madù stava pensando che quel vecchio furbacchione aveva preparato proprio tutto nei minimi particolari. Il fatto che tutto il villaggio si mostrasse, senza palesarlo apertamente, fiducioso e pieno di aspettative nei suoi confronti, stava minando la certezza di riuscire a fare prevalere i suoi propositi.
Alla fine della cena il nonno lo chiamo in disparte:
- Amato nipote, devo parlarti di una cosa importante - gli disse. Poi rivolto agli invitati aggiunse - Scusate se devo sottrarvi mio nipote, ma ve lo restituirò fra non molto.
Poi pose un braccio attorno alle spalle di Madù ed uscirono all'aperto. L'umidità accumulata durante il giorno si stava depositando sull'erba del giardino e sulle foglie dei cespugli di palma, rendendo la notte piacevolmente fresca. Madù stava studiando le parole giuste da usare per osteggiare la proposta che il nonno si accingeva ad esporre. Voleva evitare di ferirlo nei suoi sentimenti più cari. Il nonno stava scrutando le migliaia di stelle che l'aria tersa aveva reso nitide e luccicanti nel cielo, quando disse:
- Guarda nipote, tu sai che i nostri progenitori provenivano da quella stella luminosa che si trova la... al centro della costellazione del Cigno...
- ...e che, secondo la leggenda, abitavano in un luogo dove splendevano due Soli -disse Madù concludendo la frase iniziata dal nonno.
- Ma non è una leggenda, è la verità!
- La verità è che la scienza ha scoperto solo da pochi anni che esistono i due Soli. Come facevano i nostri antenati a saperlo?
- E' di questo che debbo parlarti!
- Di questo! Esclamo Madù visibilmente sorpreso, ma lietamente sollevato.
- Si, nipote! E' ora che tu sappia perché ho fatto in modo che diventassi quello che sei.
- ...Quello che sono...?...ma no preferivi che diventassi avvocato...o...economista...?
- No! Era il Cosmo che dovevi imparare a conoscere...ma doveva essere una tua scelta. Così come deve essere una tua scelta la decisione di questa sera.
- Quale decisione...?
Il nonno estrasse dalla tasca un papiro e lo srotolò sotto gli occhi interessati di Madù. Si trattava di una mappa stellare con una data: ANNO 2014 SOLSTIZIO D'ESTATE.
- ...Una ricorrenza...? - Chiese timidamente Madù.
- No, una promessa ed un appuntamento!
- ...Cioè...?
- Avevano promesso di tornare, ed io sapevo che l'avrebbero fatto!
- Come facevi a saperlo?
- Un segreto che è stato tramandato ad ogni capo del villaggio...da sempre!
- Perché sono tornati?
- Per fare conoscere ad uno di noi il loro mondo. Ed io ho fatto in modo che tu fossi preparato a questo. Ora spetta a te decidere!
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