Poveri Umani
di Chiara Cini
Poveri umani. Si affannano da secoli davanti alla nostra porta per entrare e si perdono nel tentativo. Cercano quello che non potranno mai trovare, perché sono mossi da desideri terreni: denaro e immortalità, non pensano ad altro.
A noi Eolin non interessa il loro destino.
Viviamo lontani da loro, nutrendoci di cultura e di magia. Cosa fanno i popoli inferiori non è affar nostro.
Siamo legati a questa porta da un giuramento che onoriamo dalla notte dei tempi e non concepiamo la violenza, a patto che nessuno ci costringa a difenderci.
Uno stupido uomo ha ucciso un nostro fratello guardiano, proprio sotto all'iscrizione magica che regola l'accesso nel nostro Regno.
Il sangue dorato che è uscito dal suo corpo ha risvegliato i quattro guardiani:
Argor, il più antico, capace di togliere il sonno ad un umano solo guardandolo negli occhi.
Fortig, l'astuto, sigillava con un sol gesto gli orifizi umani provocando una morte orrenda.
Estol, la pia, usava le unghie per dividere in due i guerrieri come se fossero di burro di ghil.
Masada, la temeraria, creava un vuoto d'aria che risucchiava il cuore dal petto, qualunque fosse la corazza.
La guerra è dunque iniziata.