Isolamento

di Salvatore di Sante

- È lì dentro lo stronzo? - Un secondo infermiere raggiunse il collega per la pausa sigaretta.
- Gli ha staccato la guancia a morsi. Gli hanno dato 20 punti, - mormorò con disprezzo il tipo più basso picchiettando sul pavimento una spolverata di cenere.
- A chi?
- Figurina.
- Quello che va sempre in giro con quella figurina del baseball e che ripete sempre tutta la squadra?
- Esatto, - rise l'altro.
- L'ho sentito dire. Del reparto 4. La figurina è di Joe DiMaggio?
- E che ne so. Chi se ne frega. I pazzi fanno cose da pazzi. - E rise più forte.
Lo smilzo ghignando si avvicinò allo spioncino della cella. Il vecchio Alan era accovacciato nell'angolo, infagottato nella camicia di forza fra quelle quattro pareti imbottite che sembravano cartoni per uova. Farfugliava una specie di litania, con la testa incassata fra le spalle e il mento premuto sul petto.
- Cosa sta blaterando? - domandò voltandosi e liberando una boccata di fumo.
- Boh, va avanti così da un pezzo, - rispose l'altro appoggiato mollemente al muro con la sigaretta fra le dita.

All'improvviso fece un salto all'indietro terrorizzato, per poco non inciampò sul collega: le iridi gelide di Alan lo bramavano incollate alla fessura.
- Cazzo! Maniaco di merda! - gemette.
L'altro scoppiò in una sonora risata.
- Cazzo ridi, scemo?!
- Rido perché per poco non ti caghi addosso.

Alan indugiò qualche istante incollato allo spioncino, gustandosi la scena divertito, poi pazientemente tornò al suo angolo, zoppicando appena. Appoggiò la schiena alla parete e si lasciò scivolare a terra con lo sguardo rivolto al pavimento.
Schiccherate le cicche i due infermieri tornarono ai rispettivi reparti, per continuare a maltrattare i pazienti che sarebbero loro capitati a tiro.
Alan riprese a sciorinare le sue riflessioni: - Fanculo. Mi manca fuori. Fuori potevo uccidere, qui non danno neanche le posate di metallo. Dieci minuti con quegli infermieri, libero. Sai che goduria! Potrei chiederlo come regalo a Jacques. Chissà se esaudisce anche i desideri oltre a regalare cianfrusaglie... Di sicuro non è umano. Un demone, ecco cos'è. Il diavolo. Persone ne ho uccise diverse, ma far fuori uno come lui... Adesso però mi aiuta il mio amico. E' un coglione paranoico, ma non è idiota e farà quello che gli dico. Se no peggio per lui. Tutti gli altri sì che sono idioti invece. Non capiscono che Jacques li sta fregando, coi suoi regali. Ma a me non m'incanta. Lo frego io quel pagliaccio, con le sue vestaglie antiche e il bastone da gran signore! Tra poco è sera, arriverà. Iniziano i giochi. Bisogna organizzarsi bene. Ma com'è possibile che nessuno si accorga di cosa succede qui dentro di notte? Dev'essere un altro incantesimo di Jacques. O di come diavolo si chiama, perché di sicuro quello non è il suo vero nome. Ho detto bene, di come diavolo si chiama. Perché quello è il diavolo.

Viaggio al Limite della Follia
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