Luca Salmaso
3000 ab Urbe condita Autori Vari
3000 ab Urbe condita di Chiara Zanini, Teresa Regna, Stefano Procopio, Salvatore Di Sante, Laura Cazzari, Matteo Fraccaro, Michele Pinto, Laura Silvestri - (copertine di Michele Scarpone, Giorgio Bonacorsi, Caterina Metti, Chiara Cattalani, Fabio Pistolesi)
Il 21 aprile 2247, la città eterna compie 3000 anni. Mentre romani e turisti si apprestano a festeggiare uno stormo di draghi, cavalcati da elfi, maghi ed altre strane creature, appare nel cielo della capitale. Non è una festa, i draghi sputano fuoco e i maghi lanciano incantesimi. È una carneficina. E nessuno sa perché. Otto storie ambientate nello stesso universo narrativo, con gli stessi protagonisti ed un filo conduttore che lega le trame di ciascuna di esse.
Con questo numero 50 W&B vuole festeggiare i suoi primi due anni di vita.
Ti abbiamo abituato alla copertina verde per il fantasy e alla copertina blu per la fantascienza; da ora in poi, ogni 5 uscite, troverai anche la copertina rossa per i racconti ambientati nell'universo narrativo per metà fantasy, per metà fantascientifico e al 100% fantastico di 3000 ab Urbe condita.
Scegli il tuo formato preferito, la tua copertina preferita e scarica gratuitamente l'ebook qui. Non potrai non appassionarti a questa nuova, epica, avventura marchiata W&B.
Scheda
Titolo: 3000 ab Urbe condita
Autori: Chiara Zanini, Teresa Regna, Luca Salmaso, Salvatore Di Sante, Laura Cazzari, Matteo Faccaro, Michele Pinto, Laura Silvestri
Introduzione: Michelangelo Rocchetti, Alessandro Forlani
Lato B: Capitolo 5 di Salvatore di Sante
ISBN: 978-88-99147-50-1
Formato: epub, mobi e pdf
Prezzo: 0€ (download gratuito)
Lunghezza a stampa: 336 pagine
Genere: 50% Fantasy - 50% Fantascienza
Recensioni: Anobii, Goodreads, Bookville, Booklikes
Text Trailers:
Tecnologia (T. Regna)
Come in un film: (L. Silvestri)
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Disponibile anche cartaceo su Lulu a 12,99€ (+ imposte, + spedizione)
(Con copertina Scarpone, Pistolesi, Metti, Bonacorsi, Cattalani, Scarpone)
Se vi è piaciuto 3000 ab Urbe condita potete acquistare otto ebook, uno per ogni autore del libro a solo 4,99€.
Alizée (Chiara Zanini), Luna Piena (Teresa Regna), I due volti di Anny (Stefano Procopio), 17 (Salvatore di Sante), Un giorno in più (Laura Cazzari), La Vita continua (Matteo Fraccaro), 23 anni prima di Mitòsis (Michele Pinto), Come la Luna e il Sole (Laura Silvestri).
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ISS - I.ncredibili S.egreti S.tellari
ISS - I.ncredibili S.egreti S.tellari di Chiara Cini, Salvatore Di Sante, Michele Pinto, Luca Salmaso, Teresa Regna - (copertina di Michele Scarpone)
Da sempre gli scienziati prendono ispirazione dai romanzi di fantascienza per le loro invenzioni. Con questa raccolta cinque autori di Science-Fiction prendono ispirazione dal lavoro degli scienziati per i loro racconti.
In particolare al centro della scena troviamo la Stazione Spaziale Orbitante, i suoi occupanti italiani, la scoperta di nuovi pianeti, l'orto spaziale, la tecnologia indossabile e molto altro.
Fantastici pomodori spaziali sono al centro di "Astrodetective" di Luca Salmaso. Le implicazioni di una chiavetta USB con all'interno documenti riservati vengono raccontate da Teresa Regna in "Diario di Bordo". Un poco simpatico ragno marziano è il protagonista de "L'ultima missione della ISS" di Salvatore di Sante. Un carillon regalato dalla madre ad una astronave è al centro di "Dialogando tra le stelle" di Chiara Cini. Una ragazza maniaca di informatica e del suo cellulare intercetterà un misterioso segnale dalle stelle in "Debby" di Michele Pinto.
Dedicato a chi lo spazio lo ha vissuto.
Scheda
Titolo: Dialogando tra le Stelle
Autori: Chiara Cini, Salvatore Di Sante, Michele Pinto, Luca Salmaso, Teresa Regna
Copertina: Michele Scarpone
ISBN: 978-88-99147-37-2
Formato: epub, mobi e pdf
Prezzo: 1,99€
Lunghezza a stampa: 90 pagine
Genere: Fantascienza
Recensioni: Anobii, Goodreads, Bookville, Booklikes e Zazie
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Ricordi sulla statale
di Luca Salmaso
Dopo che ho rintracciato Max e tentato invano di convincerlo ad aiutarci, ritorniamo verso la porta d’ingresso di quello strano mondo, comodamente seduti sulla sua meravigliosa Cadillac Eldorado rosa. Max è il mago che ha evocato Jacques, il demoniaco fautore delle notti anarchiche e inquietanti che si svolgono, ormai da tempo, nella nostra casa di cura. Quel luogo surreale, che lui definisce, non so perché, paradiso, consiste in una strada, costeggiata su entrambi i lati da una brulla e sconfinata prateria, illuminata solamente dalla luce della luna. Si accede a quella realtà sospesa tra la vita e il sogno dal ripostiglio del nostro istituto, mentre da questa parte il passaggio assume le sembianze di una vecchia e disastrata cabina telefonica.
Ma cosa c’è al termine della strada? – gli chiedo, a un certo punto.
Ah, bella domanda, - risponde lui, ridacchiando, - ma cosa ti fa credere che ci sia una fine?
Ecco… non so, effettivamente. Vuole dire che è infinita?
- No, - replica, tornando serio, - non ho detto questo, per quanto sia una possibilità da prendere in considerazione.
Ma quanto lontano è arrivato? – insisto, preso da improvvisa curiosità.
Max alza lo sguardo, per un attimo, verso il pallido disco lunare. L’espressione trasognata dei suoi occhi mi fa pensare che sta ricordando qualcosa.
Ho fatto molti chilometri con questa carretta, - dice, - davvero molti. Ho visto cose che voi umani…
Già, - lo interrompo, alzando la mano, - questa l’ho già sentita. Racconti.
Beh, una volta ad esempio, ho incontrato Marilyn.
Vuole dire… quella Marilyn?
- Perché ce ne sono altre? Viaggiava su una macchina bianca, scappottata, simile a questa, a fianco di un bellimbusto che sembrava il gemello di Tony Curtis. Insomma ci incrociamo e io li guardo, mentre loro guardano me. Dopo un secondo, sento il clacson e i freni che stridono. Mi volto e inchiodo pure io. Osservo la scena nello specchietto. Lei scende, fasciata in un vestito mozzafiato, corre sui tacchi verso di me, si appoggia con una mano sulla portiera mentre con l’altra tiene una lunga sigaretta tra l’indice e il medio e mi fa: “hai del fuoco, Max? Siamo rimasti senza fiammiferi.” Rimango di stucco come un imbranato e non rispondo. D’improvviso dischiude le labbra in un sorriso… un sorriso che non dimenticherò mai. “Allora?” esclama. Io, dapprima, non so che pesci pigliare, poi penso che sono un mago, cavolo, e mi ricordo un vecchissimo film che guardavo da bambino, così metto il pollice dentro il pugno chiuso e poi… zac, di colpo lo estraggo. Sulla punta arde una viva fiammella che le porgo, sfoderando un ghigno da bullo di periferia. Vedo che è sorpresa. Avvicina la cicca, la accende, sta un attimo in silenzio, quindi mi dice: “grazie caro”, poi si gira e torna con calma verso la sua auto, ancheggiando sinuosa. Mentre si allontana dò ancora un’occhiata al retrovisore, appena in tempo per scorgere due piccoli fori scuri sulla bianca curva del collo.
- Era proprio lei?
- Chi lo sa, ragazzo. Per me era lei. O una che le assomiglia dannatamente. Ma che importa, forse non la rivedrò mai più. Comunque da allora tengo sempre una scorta delle migliori sigarette nel portaoggetti, non si sa mai.
http://www.wizardsandblackholes.it/?q=viaggioallimitedellafollia
La promessa di Garibaldi
di Luca Salmaso
Quel pomeriggio ero a casa da solo e decisi di svagarmi, navigando nella realtà virtuale. Indossai i guanti e la maschera anatomica di fibra scura che mi copriva l’intero volto e le orecchie. Dapprima gironzolai per i siti di informazione, soprattutto quelli sportivi e poi passai ai giochi on line in tre d, contro avversari reali, collegati in rete. Tra quelli più in voga scelsi quello della battaglia spaziale vicino al sole. Lo trovavo intrigante, come vido-olo-game, perché, mentre si combatteva, era necessario anche impegnare il cervello e prestare attenzione a tutti i fenomeni solari, come le tempeste, le eruzioni, oltre, naturalmente, alla distanza, per non avvicinarsi troppo. Dopo aver giocato per alcuni minuti, in genere, si cominciava ad avvertire la sensazione di calore e la cosa assumeva tratti davvero realistici, al punto che spesso la vittoria arrideva, non al più abile, ma al più forte mentalmente, capace di resistere al disagio e mantenere la concentrazione.
All’inizio me la cavai piuttosto bene e costrinsi alla resa diversi “nemici”. Poi, però, accadde qualcosa sul sole. La grande sfera incandescente prese a ingrandirsi. La cosa non era prevista nel gioco e ogni giocatore protestava con gli altri, credendo che qualcuno barasse. Anch’io fui tempestato di domande, ma in realtà non ne sapevo nulla. La massa infuocata continuò a espandersi e presto ci avrebbe inglobato tutti. Stava per trasformarsi in una nova. Cominciai a sentire bruciore agli occhi per l’intensità eccessiva della luce. Provai a scollegarmi, ma non ci riuscii, i comandi non rispondevano Decisi allora di togliermi la maschera, senza aver spento, ma la cosa non era tanto semplice, dato che prima dovevo togliermi i guanti e poi la maschera, il tutto rimanendo nella realtà virtuale. Ci voleva del tempo, quindi, durante il quale l’intensità luminosa continuava ad aumentare, tuttavia, per fortuna la cosa venne risolta da… un uomo a cavallo. Sì, proprio così, in mezzo a sofisticatissime navicelle spaziali, comparve, dal nulla, uno strano personaggio, vestito con una camicia rossa e dei pantaloni azzurri, montato su uno splendido destriero. Dalla bocca dell’animale uscì un raggio di luce che colpì in pieno il sole e lo fece sparire. Di colpo tutto si calmò e mi ritrovai, come gli altri, alla deriva, nell’oscurità del cosmo.
Mi accinsi di nuovo a togliere la maschera e di nuovo mi fermai, allibito da ciò che vedevo. Il cavaliere spaziale aveva agganciato, con una fune, la mia astronave per trainarmi, a gran velocità verso la terra. In pochi attimi la raggiungemmo, per tuffarci in picchiata, penetrando nell’atmosfera. La luce ci avvolse in una lampo accecante e di colpo lo scenario cambiò.
Attorno a me si materializzò un ambiente che riconobbi subito: la grande sala interna del Palazzo della Ragione. Su tutto troneggiava la sagoma imponente del cavallo ligneo. Apparentemente non c’era nessuno. Cercai di muovermi e vidi che i comandi ora funzionavano perfettamente. Uscii nel loggiato e guardai sotto. Rimasi senza fiato dalla sorpresa. Chiunque fosse l’artefice di quella realtà virtuale, pensai, doveva essere davvero abile. Carrozze, cavalli, soldati e bancarelle. Un caleidoscopio di gente e animali di quella che doveva essere la Padova di almeno due secoli fa.
- Maran!
Qualcuno dall’interno mi aveva chiamato. Mi girai, varcai la porta finestra e, una volta rientrato, mi trovai di fronte nientemeno che a Giuseppe Garibaldi. Sì proprio lui, il grande condottiero vestito con la famosa camicia rossa e i calzoni azzurri, sui quali si appoggiava una lunga spada.
- Chi sei? Come mi hai portato qui?
- Sono l’eroe dei due mondi, quello reale e quello virtuale, anche se ultimamente, a dir la verità, frequento solo quest’ultimo. Per farmi riconoscere, Maran, ti mostrerò la mia vera faccia, guarda.
- Per la miseria, - dissi – non posso credere che sia tu. Dunque sei vivo.
- Certo che sono vivo, - rispose, - non ve ne siete accorti l’anno scorso, quando ho fatto schiattare i phone di mezza Europa?
- Già, - ripresi io, - è vero, ma molti dubitavano che fossi tu. Ritenevano impossibile che un uomo solo potesse fare una cosa del genere. Ma perché lo hai fatto?
- Bè, qualcosa si era rotto dentro di me. Si può dire così. In quel periodo se avessi potuto dare fuoco al mondo, l’avrei fatto. Ora le cose sono migliorate. Ho ritrovato un certo equilibrio.
- Mi fa piacere sentirlo. Che è successo prima?
- Non sono sicuro Maran, credo fosse un virus. Molto potente. Stava per installarsi nel sistema del gioco. Forse l’esplosione della nova avrebbe potuto causarti dei danni alla vista se non riuscivi a staccarti in tempo. A te come agli altri.
- Meno male che lo hai distrutto.
- Non proprio. Per ora l’ho soltanto ricacciato da dove è venuto.
- Come sapevi che ero qui?
- Non lo sapevo. Ti ho tracciato non appena ti sei collegato in rete. In realtà volevo incontrarti. Non potevo immaginare l’attacco hacker. Avrei una cosa per te.
- Ah sì? Quale?
- Bè, come ricorderai, tu mi salvasti la vita. Quando ci fu quell’orribile vicenda, in facoltà, ci mancò veramente poco che finissi in gattabuia per sempre. Vorrei provare a ricambiare il favore, per quel che posso. Ti farò pervenire un codice, costituito da una sequenza di lettere e numeri, con il quale mi potrai raggiungere da qualsiasi piattaforma virtuale. Se ti dovesse servire il mio aiuto, potrai contare su di me. L’importante è che nessuno sappia quel codice e quando dico nessuno, intendo proprio nessuno. Arrivederci Maran!
Se ne andò e io chiusi la connessione. Mi liberai di tutti gli apparecchi e uscii di casa per fare una passeggiata. Ne avevo bisogno. Camminando, ripensai all’incontro con l’uomo che adesso si faceva chiamare Garibaldi. Era stato un matematico geniale al Bo. Una mente tanto prodigiosa, quanto fragile. Il nostro incontro risaliva proprio al tempo della sua misteriosa sparizione, quando l’università fu sconvolta per un terribile omicidio di cui fu ingiustamente accusato. Condussi io le indagini e scoprii il vero colpevole, così lo salvai da una possibile condanna a vita. La vicenda però lo colpì duramente e minò il suo precario equilibrio. Scomparve senza lasciare tracce e tutte le ricerche successive furono vane. Dopo tre anni, riemerse dall’oblio, rivendicando la creazione del bug che mandò in tilt, per diverse ore, i phone di milioni di europei.
Dunque si era rifatto vivo e mi aveva offerto la sua collaborazione. La cosa appariva interessante: nel mio lavoro di poliziotto e investigatore prima o poi, ne ero sicuro, mi sarebbe stato molto utile.
http://www.wizardsandblackholes.it/?q=lultimolavoratore
L'ultimo Lavoratore di Luca Salmaso
L'Ultimo Lavoratore di Luca Salmaso - (copertina di Michele Scarpone)
In un futuro non troppo lontano, è avvenuto un cambiamento epocale nella civiltà umana: il lavoro umano si è estinto… o quasi. Pochi irriducibili si ostinano a non lasciare la terra degli avi, per confluire nello spietato conformismo della nuova società comunitaria, frutto di una rivoluzione globale. Quando l’ispettore Maran viene inviato nelle colline padovane per investigare sulla morte sospetta dell’ultimo lavoratore della zona, non può sapere che sarà per lui l’inizio di un viaggio, costellato di incontri e pericoli, che lo condurrà a scoprire una verità sconvolgente. Una verità da tramandare alle prossime generazioni, quale estremo tentativo di salvare la libertà e la democrazia.
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ISBN: 978-88-99147-27-3
Text trailers: La Promessa di Garibaldi (L. Salmaso)